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Era dai tempi di “Un medico in famiglia” che non mi gustavo una bella fiction all’italiana, di quelle palesemente scritte dai tre sceneggiatori di Boris, con tanto di di “F4, basito”. Persino il titolo è pericolosamente vicino al celeberrimo “Occhi del cuore”, si chiama infatti “Cuori” ed è la nuova fiction RAI ispirata alla storia di Dogliotti e ambientata alle Molinette di Torino.

Ma vediamo di riassumere la trama e i motivi per cui è immediatamente assurta a ineguagliate vette di lirismo trash. Va da sé che seguiranno spoiler sulle quattro puntate già trasmesse, se siete indietro vi consiglio di salvare questo post e leggerlo alla fine della quarta puntata.


Prima puntata, scena 1, flashback: Alberto e Delia sono due medici neolaureati, felicemente fidanzati. Delia ottiene una borsa di studio di cardiologia a Houston e Alberto decide di partire con lei, non prima di aver formulato una originalissima proposta di matrimonio con anello legato su un cappello da cowboy (dicevamo dei cliché?).

Stacco temporale. Passano gli anni e Alberto si ritrova a lavorare a Torino, nell’equipe del prof. Corvara, alle prese con la sperimentazione sul primo trapianto di cuore. Nel frattempo apprendiamo che Alberto si trovava fino a poco tempo prima a Stoccolma, che vive solo, e che ha come vicini di casa sua sorella (che nella migliore delle italiche tradizioni gli stira le camicie) e un nipote.

Nel reparto di cardiochirurgia si sparge la voce dell’assunzione di un nuovo cardiologo, che si rivela essere niente popò di meno che unA cardiologA, cosa inaudita negli anni ’60. Per di più è una cardiologa in minigonna fucsia, il che non va troppo a genio alla caposala suora (inserire gustose scene di sottile satira sulle dottoresse in gonna corta e camice).
Ma chi sarà mai la cardiologa in questione? Naturalmente Delia, appena tornata da Houston e assunta da Corvara grazie al suo prezioso dono dell’orecchio cardiologico assoluto… una supercazzola inventata dai tre pigri sceneggiatori che permette a Delia di diagnosticare patologie rarissime con il solo ausilio del prototipo di stetoscopio di Laennec, ossia di una specie di Pinard modificato. Lo appoggia sul torace di uno sconosciuto e voilà: il signore ha una coronaropatia trivasale, ha immediatamente bisogno di un bypass.

“Ma dici che se la bevono?” “Ma che te frega! Certo che se la bevono, passa quella birra che anche oggi abbiamo finito di lavorare”

La sera dell’arrivo di Delia il prof. Corvara organizza una festa di benvenuto a casa sua e raduna tutta l’equipe per una clamorosa rivelazione: Delia è la nuova signora Corvara, si sono conosciuti, innamorati e sposati in poche settimane all’insaputa di tutti, figlia di primo letto di Corvara inclusa (inserire gustose gag di punzecchiamenti tra la figlia ventenne di Corvara e la nuova moglie trentenne, tanto più gustose in quanto la figlia studia medicina e frequenta il reparto del padre).

Sì, ma Alberto? Su di lui scopriamo che è ancora innamorato di Delia, anche se è accaduto qualcosa di irreparabile tra loro prima della partenza per Houston e che è figlio di un medico amico di Corvara, morto tragicamente in un incidente in montagna nel quale si è ferita anche la sorella di Alberto. Corvara, ovviamente, si è preso cura del giovane Alberto e ne ha seguito la carriera accademica fino alla proposta di assunzione alle Molinette per lavorare al primo trapianto di cuore.

Abbiamo quindi un classico caso di primario che assume i propri amici e parenti, facendosi odiare dal resto del personale. Anche se, naturalmente, Corvara è integerrimo e non ha assunto Alberto e Delia per motivi affettivi, ma solo grazie al loro indiscutibile acume clinico e abilità chirurgica, doti che vengono rapidamente messe in luce nelle puntate successive.

Il fatto che Corvara sia integerrimo emerge anche da un altro episodio. La sua più grande sponsor in direzione sanitaria è, guarda caso, la sua amante, pure lei all’oscuro del matrimonio con Delia. Così dopo la festa in cui ha reso pubblico il fatto, Corvara va dall’amante e le comunica che non ha intenzione di tradire sua moglie e “Grazie tante per i momenti passati insieme, amici come prima”. Va da sè che l’amante delusa farà di tutto per mettere i bastoni tra le ruote al brillante primario in cerca di finanziamenti per la sua ricerca innovativa.

Rimane da chiarire un punto importante della storia: perché Alberto e Delia si sono lasciati e perché Delia lo odia, mentre Alberto è ancora innamorato di lei?
In un primo flashback vediamo la ragione del litigio: Delia sale in casa di Alberto che le apre a torso nudo e con i pantaloni mezzi slacciati. Si svolge quindi la telefonatissima scena imbarazzata: “Amore, cosa fai mezzo nudo?” “Mah, niente…” “Mi fai entrare?” “No, meglio di no” “Ma sì invece, perchè non vuoi?” “Fossi in te non lo farei”… Delia entra e – colpo di scena – trova una signorina in guepiere e altri ammenicoli provocanti distesa in posa sul letto di Alberto. Delia F4-basita se ne va piangendo e sbattendo la porta.

Ma se Alberto ha tradito Delia, come mai è ancora innamorato di lei e vuole riconquistarla? Ci viene in aiuto un secondo flashback, quello in cui Alberto, in pieni preparativi per la partenza per Houston, trova un biglietto di addio della sorella che, disperata all’idea della partenza del fratello, tenta di suicidarsi. Ovviamente non riesce nell’intento, ma confida ad Alberto la ragione della sua depressione: è incinta, ma il padre del bambino si è dato alla macchia. Cosa fa quindi il nobile Alberto? Le promette che non andrà a Houston e si prenderà cura di lei e del nipote. “Come farai a dire a Delia che rimani qui per me?” “Non preoccuparti, in qualche modo farò”.

“Come farà?” si chiedono gli sceneggiatori. “Le dice che gli dispiace ma sua sorella è quasi morta e deve occuparsene” “Ma no, che palle…”, “Ce l’ho! Assolda una sgualdrina e si fa beccare a letto con lei” “Genio!!!”

E niente, non vedo l’ora che saltino fuori l’anello del conte e il giojejere e di vedere quali altri triti luoghi comuni e follie senza senso abbiano partorito per le prossime puntate. Stay tuned.

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