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Sugli esami di Comoglio se ne sentono di ogni sorta, non potevo, anche a distanza di anni, non dire la mia. Questo dialogo porta data 2 Luglio 2007 e riporta il più fedelmente possibile il (piacevole) trauma del mio primo esame orale di medicina, così come trascritto il giorno stesso del suo svolgersi. E’ bastato aggiungere le didascalie per farne una vera e propria piece teatrale. Inutile a dirsi che nulla è stato inventato e che il voto di istologia resta uno dei più immeritati sul mio libretto.

ISTOLOGIA (ATTO UNICO)

PERSONAGGI:
C: professore ordinario con personalità istrionica e uscite balzane
T: giovane e appassionato professore associato con la prospettiva di una brillante carriera
M: timida studentessa di medicina al primo esame orale

AMBIENTAZIONE:
Aula ottocentesca ad anfiteatro con i banchi di legno.
C è seduto alla cattedra e domina la scena, nei banchi decine di studenti fungono da pubblico. M è seduta in prima fila in disparte

SCENA PRIMA

T, C, due studenti
T fa il suo ingresso dalla porta laterale, si rivolge a C
T: Tu come sei messo? io ne ho ancora 4 di là [indica la porta da cui è entrato oltre la quale attendono dei tapini da interrogare]
C: io ho finito
T: allora te ne mando due
M e M: veramente siamo già qui, ci sono venuti a chiamare prima!
T si volta senza aggiungere nulla ed esce

SCENA SECONDA

C ed M
C [al pubblico]: vedete… in questi anni di esami ho acquisito una tale capacità che dalle prime TRE parole che lo studente dice so già se devo dargli 30, 20 oppure trombarlo… certe volte lo decido senza neanche le tre parole, solo guardandolo in faccia e vedendo come si siede. Allora a chi tocca?
M con aria preoccupata si alza e prende posto davanti alla cattedra
C: ah ecco, Lei era stata dirottata di là ma l’hanno rimandata di qua
M: sì
C: bene, scommettiamo che in tre minuti ha già finito?
M: non so, faccia Lei
C [ridacchia]: bene, allora facciamo un gioco… io prendo questo pezzo di carta [strappa dal foglio che ha davanti un rettangolo delle dimensioni di un assegno] e scrivo… anzi no, non è un bel gioco. Però facciamo così, io Le faccio una domanda, dopo tre parole scrivo il voto su questo foglio e poi senza pregiudizi continuo l’interrogazione, poi vediamo se mi sono sbagliato o se è uguale… può darsi che mi sbagli… chi vuole scommettere?

silenzio dalla platea

allora Le faccio una domanda [prende il programma e figura di sfogliarlo lungamente, scorrendo il dito su e giù sugli argomenti] mi dica la struttura… anzi no… Lei la parte dei vetrini l’ha già fatta…
M: sì, prima, di là
C: Benissimo allora mi dica [sfoglia ancora il programma] cos’è un impulso nervoso
M: sì, dunque l’impulso nervoso è il sistema di comunicazione utilizzato dalle cellule nervose, cioè i neuroni, e consiste nell’inversione temporanea della polarità di membrana
C: STOP! Aspetti. [si rivolge alla platea] scrivo! [con ampi gesti prende il foglietto strappato, scribacchia qualcosa e ripiega, poi si rivolge di nuovo a M] vada pure avanti
M: [un po’ inquietata dall’interruzione] Sì, le cellule nervose hanno infatti una differenza di potenziale fra l’interno e l’esterno della membrana pari, se non soggette a stimoli, a -70 mV che è detto appunto potenziale di membrana a riposo. Questo potenziale è dovuto alla presenza di anioni fissi che sono…
C: [interrompendo e gridando in modo concitato] ANIONI FISSI! [rivolgendosi alla platea e gridando ancora più forte] HA DETTO ANIONI FISSI!!
M: [ancora più inquietata] sì… che sono delle molecole organiche cariche negativamente che costituiscono il punto di base da cui parte la cellula e poi è dovuto alla concentrazione del potassio che può uscire dalla cellula grazie alla presenza di canali del potassio che sono detti Leaky
C: [ripetendo la scena di prima] CANALI LEAKY!! HA DETTO LEAKY
M: sì, leaky significa semipermeabili e quindi gli ioni potassio possono uscire dalla cellula finchè non sono richiamati per gradiente chemiosmotico. Poi c’è la membrana sodio-potassio
C: AAAAH piccola imprecisione
M: la pompa sodio potassio
C: ah molto bene, si è corretta
M: perchè che ho detto?
C: ha detto membrana
M: ah, no, è stato un lapsus
C: [alla platea] vedete? è stato un lapsus
M: dicevo la pompa sodio-potassio ha lo scopo di mantenere o restaurare il gradiente perchè qualche ione sodio tende ad entrare nella cellula
C: un attimo e da dove entra?
M: dagli stessi canali Leaky, è un evento molto raro
C: mah… quello che mi sta dicendo io non lo so! Però è ragionevole… significherebbe…
M [esasperata dall’ennesima interruzione]: …sì che una molecola di sodio ogni tanto, per caso, statisticamente, entra attraverso la membrana che pure è impermeabile al sodio e quindi questo alla lunga se non ci fosse un sistema di contrasto porterebbe all’annullamento del potenziale.
C: adesso non esageriamo, non si annulla! La membrana è impermeabile!
M: però si ridurrebbe il potenziale
C: mi sembra una cosa molto ragionevole, l’ha letto da qualche parte o è una congettura sua?
M: l’ha detto il prof. T. a lezione
C: allora è una cosa sicura, T è molto scrupoloso… Peccato però, poteva dire che ci aveva pensato Lei! Poteva mentire!
M: non mi sembrava proprio il caso… quindi la pompa sodio/potassio serve a mantenere il gradiente
C: sì, ma l’impulso nervoso cos’è?
M: quando giunge uno stimolo si aprono i canali del sodio e poichè il sodio è estremamente più concentrato all’esterno che all’interno della cellula questi entrano nel neurone e causano una temporanea inversione di polarità da -70 mV a + 30 mV circa. Dopo l’ingresso del sodio i canali si bloccano e non si aprono più per un certo periodo di tempo, rimangono in uno stato inattivo e questo garantisce la propagazione unidirezionale dell’impulso.
C: si ma questo impulso come si genera?
M: beh, c’è una cellula a monte, un neurone o una cellula sensoriale che costituisce una sinapsi con il neurone a valle e rilascia dei neurotrasmettitori
C: sì, ma all’interno della stessa cellula com’è che si propaga l’impulso?
M: per l’apertura sequenziale dei canali del sodio che percepiscono l’inversione di polarità di membrana e quindi l’ingresso del sodio fa aprire i canali del sodio a porta elettrica.
C: ecco il termine giusto è A PORTA ELETTRICA
M: sì sono canali che percepiscono la temporanea inversione di polarità…
C [interrompendo]: va bene, quindi in ultima analisi, la cosa che quasi nessuno capisce, cos’è che permette la formazione del potenziale di membrana?
M: i canali del potassio….?
C: che come sono??
M: leaky
C: SI’!!!!!!!!! è questa la cosa fondamentale! Non si è capito un accidente per 50 anni finchè non si è scoperto che i canali del potassio perdono! Senza i canali del potassio che perdono saremmo lì ancora adesso a chiederci come funzionano le idee, l’universo, la memoria… eppure lo capiscono in pochissimi… anche i libri di fisiologia spesso sbagliano!
Va bene, allora guardi… mi ero sbagliato? [prende il foglio, lo apre, e lo gira con aria trionfale come i presentatori televisivi con la busta del vincitore], cosa c’è scritto?
M: 30…
C: …e lode, naturalmente! Vede che anche io ogni tanto mi sbaglio? [afferra una penna e corregge il foglio con foga, poi apre il libretto e scribacchia anche lì, quando alza gli occhi vede M ancora seduta in attesa del libretto] Cosa fa ancora qui? Vuole darmi un bacio?
M: NO! cioè sì, no!
C: guardi che se no ci sto!
M si alza e si gira
C: aspetti un attimo!
M si rigira
C: Lei cosa vuole fare dopo?
M: pensavo qualcosa di inerente alla clinica però in ambito medico tipo neurologia o medicina interna
C: magnifico! Tutte le persone intelligenti al primo anno di medicina vogliono fare neurologia, tutte le persone intelligenti al sesto anno scelgono oncologia.
M sorride con aria ebete e si allontana di nuovo
C: ASPETTI!
M si immobilizza all’istante
C: ma cosa ha preso di vetrini?
M: non lo so, non me l’han detto
C: devo andare a vedere!
C esce dalla porta posteriore

SCENA TERZA

C ed M
C rientra dalla porta posteriore, si avvicina a M e sussurra: per fortuna è andata bene anche di là… sa se no che figura di merda ci facevo??

sipario

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