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Viviamo mia bella Lesbia ed amiamo
i bisbigli dei burberi anziani
meno di un asse li consideriamo
i giorni felici ritornan domani
mentre per noi la luce è sì breve
che quando tramonta una lunga notte
di sonno perpetuo dormire si deve
or dammi di baci in numeri frotte
dammene mille, poi mille, poi cento
di nuovo mille poi cento poi mille
sicchè il loro conto sia sparso nel vento
e contro di noi non scaglin scintille
gli occhi invidiosi di vecchi rapaci
sapendo che furon sì tanti quei baci

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