metà dei miei venticinque lettori lo sa già, l’altra metà sappia che questa follia è nata in una sera di influenza. Non sapevo cosa fare e, si sa, la noia (e la febbre) fanno compiere azioni insensate. Mai come quella di pubblicare il tutto qui, me ne rendo conto, ma almeno per quello ho l’autorizzazione (vero?).
Bando alle ciance, si tratta di una canzone di De Andrè -il bombarolo- a cui ho impercettibilmente cambiato le parole.
Chi va dicendo in giro che odio il mio lavoro
non ha capito nulla di niente neanche solo
che sono indipendente e che nelle mie ore
recito la mia parte, faccio l’attore;
ma lo studente fragile mi guarda con paura
vedendo che se sbaglia faccio la faccia scura
e non capisce mai che questo è il mio lavoro
eppure è facile, son Montarolo!
Salendo per le scale scelgo con attenzione
puntando il designato col celebre bastone,
vi sembra il giorno in cui la decisione è mia
tra la condanna a morte e l’amnistia;
in aula tante facce non hanno un bel colore:
quelli che terrorizzo si ammalan di terrore,
c’è chi ammutolisce, chi si nasconde al volo
perché faccio paura, son Montarolo.
Intellettuali d’oggi, idioti di domani
qui chi non ha cervello non mi passi per le mani
chè se non siete logici, si vede già a lezione,
dottori diverrete di confusione,
vi laureerete un giorno e avrete in cura dei pazienti,
ma per allora è certo che sarò fra i latitanti
io me ne scappo in Svizzera, che mi curino loro,
ma voi giammai mi avrete, son Montarolo!
Al collo tengo appeso un lungo elenco di studenti
dai quali giammai voglio esser preso per paziente,
neanche se sono in coma, e voi il solo dottore
rimasto sulla terra, meglio morire.
Appena rispondete a me in modo sbagliato
vi aggiungo a quella lista e vi sego difilato,
ma penso all’operaio che curerete solo
quando vi boccio, giuro! son Montarolo.
C’è chi lo vide ridere di fronte allo studente
sperso davanti a qualche battuta imbarazzante,
c’è chi lo vide urlare un torrente di vocali
verso chi compie errori “così banali”,
ma questa messinscena è come fosse un gioco
costringere a studiare capendo ne è lo scopo,
ma poichè provocati si ama o si odia solo
non c’è una via di mezzo con Montarolo!