Il carico didattico (ora piano carriera) è quella cosa che dovrebbe servire, nei normali corsi di laurea, a scegliere che attività svolgere nel proprio piano di studi, selezionandole tra l’offerta messa a punto dalla facoltà.
Va da sè che in un corso come Medicina, in cui il 99% degli esami NON è opzionale, questa “scelta” risulta piuttosto inutile… e con “inutile” intendo “resa a bella posta difficoltosa per ingenerare un grosso numero di errori, tale da rimpinguare le scarne casse dell’università con le sanzioni da 70 euro che si applicano a chi necessita di modificare il carico oltre il termine stabilito”.
Lo ammetto.
Sono stata a una cena-carico-didattico. Vale a dire una serata in cui una decina di compagni di corso con la media tra il 28 e il 30 e lode si ritrovano in una casa per venire a capo del paradosso “per fare il carico didattico ci vuole una laurea, ma senza carico la laurea non me la danno”.
Mettere in comune le riserve intellettuali dà conforto, aiuta a ricordare il nome di quell’ADE sulle cellule staminali frequentata al primo anno il cui codice si è perso nelle nebbie del tempo e offre la possibilità di ridere sulle proprie disgrazie anzichè lanciare il portatile dalla finestra seguendolo a ruota al grido di “verso l’infinito e oltre”.
Ebbene, ecco 10 consigli preziosi da sfruttare entro il termine ufficiale della chiusura dei carichi.
1. la risposta alla prima domanda è sempre un controintuitivo no, in ossequio alla tradizione che perchè tutto rimanga com’è è necessario che tutto cambi… Il burocrate non è arrivato alla finezza intellettuale di volgere la domanda in positivo (“desideri mantenere la tua iscrizione full-time?”), ma ha astutamente provveduto a prevenire gli errori disponendo un invitante tasto NO proprio al centro della schermata, mentre il sì è triste in un angolo a sinistra. Non è geniale?
2. sempre in onore dell’intuitività e della semplificazione il tasto di conferma è sempre quello che non si chiama annulla, anche se è chiamato di volta in volta “modifica”, “conferma la scelta”, “prosegui”, “salva”, “proprio così”, “tutto sommato può andare”, “non posso fare altrimenti”
3. non farti mai domande sul senso della vita a metà di una pagina o scadrà la sessione e dovrai ricominciare tutto da capo
4. Trattieniti dal maledire chi ha deciso che i codici di tirocinio fossero tutti diversi anche se il numero di crediti è identico, e non cercare di risalire alla logica con cui i tirocini sono stati elencati: non per tipo, nè per anno, nè per nome, nè per codice. E’ facile: le iniziali dei nomi dei tirocini da selezionare danno il segno zodiacale della tua anima gemella.
5. Incrociando i dati della tabella codici tirocinio del sito di medicina con quelli della data di nascita del tuo bisnonno e sottraendo la data astrale del primo episodio di Star Trek, otterrai un sacco di risultati utili quali il numero di scarpe del tuo dentista, l’interno della Nasa, una previsione sulla fine del mondo più accurata di quella dei Maya, ma MAI per nessun motivo saprai l’elenco corretto dei tirocini.
6. Giunto al sesto anno hai finalmente compreso perchè alle Attività Didattiche Elettive è stato dato un così tetro acronimo: i codici delle ADE dei primi anni sono finiti nell’omonimo inferno e sono persi per sempre.
7. Se proprio sei disperato puoi selezionare delle ADE a caso dall’elenco di 131 attività riportate… nessuno si prenderà la briga di controllarle una per una
8. Non credere di avere finito quando compare l’elenco dei corsi, devi ancora scorrerlo tutto e scovare il pulsante “Conferma” nascosto in basso, poi devi selezionare “Conferma definitivamente” e “Ma sei proprio sicuro?” “E’ la tua risposta definitiva?” “Lo sai che se hai sbagliato qualcosa l’universo sprofonderà in un buco nero?”
9. è sempre meglio tenere a portata di mano il libretto dei tirocini, quello degli esami, quello delle ADE, l’intera raccolta delle guide dello studente da quando ti sei immatricolato ad oggi, ma alla fine l’unica cosa che veramente servirà è quello zampetto di coniglio regalatoti secoli fa da un lontano parente… quello e incrociare le dita tra il caricamento di una pagina e l’altra.
10. se tutto il resto fallisce, allora panic and freak out!