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Per chi non l’avesse già letto su intagram ho avuto questa idea innovativa… oserei dire rivoluzionaria, di recensire brevemente le migliori letture dell’anno in rigoroso ordine cronologico di lettura. Così se vi manca un regalo di natale dell’ultimo minuto potete provvedere.

La neve in fondo al mare – Matteo Bussola

Matteo Bussola ha una rara capacità di trattare temi complessi con semplicità e delicatezza. Al centro di questo romanzo c’è un ragazzo anoressico e i suoi compagni di ricovero in neuropsichiatria infantile. Ci sono i sensi di colpa e la frustrazione di un padre e le chiacchiere alla macchinetta del caffè con gli altri genitori di bambini “problematici” e l’interrogativo senza risposta: come è potuto succedere? Perché non me ne sono accorto?

Demon Copperhead – Barbara Kingslover

Arrivo un po’ in ritardo su questo vasto romanzo ispirato a David copperfield. Demon è figlio di una ragazza madre tossica, sballottato tra vicini di casa, famiglie affidatarie tremende e virtuose, quasi salvato dal football e poi perso dal fentanyl. Ed è questa la parte più interessante: l’ambientazione primi anni ‘2000 nel pieno della crisi degli oppioidi in USA. Lo stile piano e diretto lo rende scorrevole nonostante la mole.

E se vi prendete bene con la suddetta crisi degli oppioidi oltre al documentario dopesick su Disney+ consiglio anche l’impero del dolore.

Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia – Michele Ruol

Penso di non essere la sola a ritenere che avrebbe meritato lo Strega (per quello che valgono i premi letterari). Una coppia di genitori è alle prese con l’elaborazione di un doppio lutto: i figli adolescenti morti in un incidente d’auto. Ogni oggetto presente in casa è la scusa per esplorare un pezzo della storia della famiglia in un continuo andirivieni tra passato e presente fino al sorprendente scioglimento del mistero riguardante la morte dei ragazzi.

Respiro – Ted Chiang

Lo so, i racconti non sono attrattivi. E per molti non lo è neanche la fantascienza, quindi se vi presento questa come una originale raccolta di racconti di fantascienza ho già perso il 90% dei lettori. Proviamo allora a fare qualche riferimento più accattivante: ogni racconto nasce da una riflessione su aspetti particolari della modernità sullo stile di black mirror (o del più recente pluribus). Viaggi nel tempo, dispositivi che registrano i ricordi e permettono di riviverli nel dettaglio, animali domestici virtuali da allevare in realtà aumentata, babysitter robotiche. Chiang è erede moderno di quella fantascienza etica e filosofica di cui sono massimi esponenti Asimov e Dick, pochi scontri spaziali su astronavi e tanta riflessione sulla tecnologia e sul libero arbitrio.

In tempo reale – Tonio Schachinger

Credo che i ticktocker definirebbero il genere di questo romanzo accademia, ma io sono vecchia quindi ve lo racconto. Un ragazzo nato alla fine degli anni ’90 si ritrova in una scuola collegio austriaca incredibilmente fuori dal tempo (simile ai college inglesi degli anni ’50 o a hogwarts) e si appassiona a un gioco altrettanto fuori tempo: age of empires 2, uno strategico in tempo reale dei primi anni 2000 con l’indubbio pregio di girare anche sui vetusti pc scolastici. Mentre scala le vette della classifica mondiale dei retro gamer di age of empires, lotta con un assurdo ed esigentissimo professore di letteratura. La scrittura è coinvolgente e il tema sicuramente originale, se poi avete un passato di gamer anni 2000 non potrete non apprezzarlo.

Libera – Lea Ypi 

Memoir in cui l’autrice, ora cattedratica di filosofia politica …, racconta della transizione della sua terra natale, l’Albania, dal blocco sovietico al capitalismo. Istruttivo per chi sa poco della storia dei nostri vicini dell’altra parte dell’Adriatico e originale per la prospettiva con cui vengono ricostruite le vicende con gli occhi infantili della protagonista.

Spavento – Domenico Starnone

Un vecchio sceneggiatore ha un episodio di ematuria e precipita nel terrore di avere una malattia grave. Anziché fare gli approfondimenti opportuni come la saggia moglie gli suggerisce, però, fugge e precipita in un gorgo di menzogne e sotterfugi oscillando tra l’illusione di una persistente giovinezza e lo spettro della mortalità. 

L’uomo con lo scandaglio – Patrik Svensson 

Per i curiosi del mondo che amano le storie. Questo libro è zeppo di informazioni sul mare, i capodogli gli strumenti di navigazione, le immersioni negli abissi, la circumnavigazione del globo e scienziati e dilettanti che hanno causato incredibili avanzamenti nelle scienze naturali marine. Svensson è un narratore straordinario che sa trasmettere conoscenza e incuriosire intrattenendo.

Se la storia di Magellano vi ha catturato consiglio anche Magellano di Stephen Zweig.

Spingendo la notte più in là – Mario Calabresi

In questo memoir Mario ricostruisce la storia di suo padre Luigi Calabresi, il commissario capo dell’ufficio politico della questura di Milano, ucciso da esponenti di lotta continua nel 1972 a seguito della controversa morte dell’anarchico Giuseppe Pinelli.

Oltre a un onesto spaccato sulla stagione più drammatica della storia recente d’Italia questo libro è soprattutto la dolce memoria di un padre ricostruita da un figlio troppo piccolo per serbarne ricordi nitidi e la storia del difficile percorso di elaborazione privata di un lutto pubblico. Commovente e delicato.

Un’altra vita – Amanda Hess

Non amo i libri sulla maternità, ma questo riesce a discostarsi con intelligenza dalla dicotomia “quanto è difficile fare i genitori nel XXI secolo” vs “quanto siamo bravi e informati noi genitori moderni”. L’autrice è una giornalista americana che sfrutta la propria triplice esperienza di gravidanza e maternità per indagare su alcune caratteristiche della genitorialità nell’era digitale. Dalla profilazione istantanea come potenziali acquirenti di culle, passeggini, completini e co non appena sull’app per il monitoraggio del ciclo si segnala un ritardo fino alla lotta tra medicalizzazione del parto e raduni new age sull’ onnipotenza femminile, passando per i litigi con i vicini per l’eccessivo rumore prodotto in casa dai bambini durante il lockdown. Se siete o state per diventare genitori vi farà incazzare, riflettere e anche ridere.

La mossa del matto – Alessandro Barbaglia

Come può essere così appassionante il resoconto di una finale di scacchi anche per chi, come me, di questo gioco non sa una benemerita cippa?

Non lo so, ma vi assicuro che è un libro unputdownable come dicono le fascette anglosassoni.

barbaglia trasforma la sfida tra Bobby fisher e Boris Spasskji nel 1972 nell’ira di Achille che dà il via all’Iliade. Una sfida eterna che nutre la narrativa da millenni e che in questa particolare rivisitazione porta il “matto” fisher con le sue ossessioni per il latte in cartoccio e le telecamere a diventare l’unico campione mondiale di scacchi non sovietico dal 1948 al 1989. Fidatevi, insomma, questo libro va bene per tutti. Se poi siete degli appassionati di scacchi, trovate anche il resoconto delle partite della finale mossa per mossa in appendice.

Codice rosso – Milena Gabanelli, Simona Ravizza

Un reportage serio e ben documentato sui problemi che affliggono la sanità italiana: la programmazione fantasiosa del numero chiuso in Università, il tasso di abbandono dei corsi di specializzazione piu necessari, le storture della formazione dei medici di famiglia, i gettonisti, le liste d’attesa, i rimborsi per i privati. Che ne sappiate poco, tanto o nulla di sanità questo libro sarà illuminante. L’unico problema è che vi farà incazzare un bel po’.

The every – Dave Eggers 

In un futuro prossimo distopico il principale motore di ricerca (il cerchio) ha acquisito il principale sito di e-commerce (la giungla… a voi capire i remoti riferimenti) diventando un enorme monopolio di nome the every. Nel campus Every, alle porte di San Francisco, nerd geniali e fanatici tech vivono secondo i dettami via via più stringenti dell’etica woke ecologico-ambiental-energetica nelle loro Smart home senza asciugamani, facendosi programmare la giornata dall’AI e sottostando a continue valutazioni sulle proprie performance sociali e lavorative. I due protagonisti, amanti della vita analogica, si infiltrano in Every con l’obiettivo di distruggerla dall’interno, ma ogni loro proposta assurda e limitante le libertà personali, fatta allo scopo di scatenare l’indignazione generale e il conseguente crollo di consensi, viene invariabilmente accolta con entusiasmo non solo nel campus californiano, ma in tutto il mondo. Satira intelligente e amara, per quanto spassosa, sugli eccessi dei colossi della silicon valley.

E infine per chi si fosse perso la mia precedente recensione sui social

La giusta distanza dal male – Giorgia Protti

La mia amica ha scritto un romanzo. Un supercorallo per la precisione (che per un’esordiente micacotiche dicono a Parigi). In una parola sola parla di burnout. E lo so che così forse non viene voglia di leggerlo, ma credetemi, dovete farlo. Perché parla del mestiere più difficile e affascinante del mondo, il medico di pronto soccorso, a contatto con tutta l’umanità. Parla di quanto sia difficile mantenere la propria, di umanità, in mezzo a quelle storie, drammi, urla, insulti, caos. Di quanto ci si possa sentire soli, in mezzo a tutta quella gente. Di come a volte il lavoro si mangi tutto e quando esci non resti niente, neanche da raccontare per far comprendere il proprio disagio. E narra tutto questo con uno stile serrato, travolgente, che ti trascina in un gorgo profondo e buio per poi farti ridere all’improvviso. Ah c’è anche un diavolo che sta a metà tra il Bulgakov de “il maestro e Margherita” e il John Niven di “a volte ritorno”. Se avete mai lavorato in un pronto soccorso dovete leggerlo. Se volete capire meglio come mai il pronto soccorso sia sempre più in crisi pure. Insomma leggetelo e basta. Io ve l’ho detto.

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